Venerdì 20 maggio sciopera il personale dell’Università, della Scuola, della Ricerca e AFAM

venerdì 20 maggio 2016 sciopera tutto il personale
dell’Università, della Scuola, della Ricerca e AFAM

manifestazione regionale a Venezia:
concentramento ore 9.30 a Piazzale Roma
conclusione a Campo S. Geremia verso le ore 12.30

La FLC CGIL e l’UIL RUA hanno proclamato per venerdì 20 maggio 2016 lo sciopero di tutti i lavoratori del comparto dell’istruzione, della ricerca e dell’alta formazione artistica e musicale, con manifestazioni regionali e un presidio a Roma davanti al MIUR.

Le ragioni dello sciopero:
> stanziamento di risorse adeguate per il rinnovo del CCNL del personale contrattualizzato, bloccato dal 2009
> abrogazione della riforma Brunetta che introduce un sistema iniquo di pseudo-valutazione (ricordate il 25% di bravi e il 25% di incapaci?) e la sospensione dei decreti attuativi della ministra Madia
> ripristino delle materie, ora legificate, di contrattazione decentrata e recupero delle risorse tolte dai fondi per il salario accessorio dei lavoratori
>piano di reclutamento del personale (docenti, ricercatori, tecnici-amministrativi e lettori/collaboratori ed esperti linguistici) e stabilizzazione del personale precario
> finanziamenti adeguati per il Fondo di Finanziamento Ordinario, per sostenere e rafforzare il ruolo dell’Università pubblica
> risorse per la valorizzazione del diritto allo studio per gli studenti: un principio sancito dalla nostra Costituzione che va garantito
> soluzione delle criticità previdenziali-stipendiali dei lettori/CEL e definizione dello status giuridico di questo personale come insegnanti universitari di madrelingua
> abrogazione della “controriforma Gelmini”
> radicale revisione del sistema di valutazione della ricerca VQR e del ruolo dell’ANVUR

Il mondo dell’istruzione e della ricerca pubbliche è da anni sotto l’attacco dei governi che si sono succeduti in questi anni. È attivo e concreto l’attacco ai salari e alle condizioni di lavoro in tutti i paesi europei, sotto la spinta delle richieste di taglio della spesa portate avanti dall’Unione europea.

Mentre Francia e Germania hanno aumentato la spesa pubblica per l’università, nonostante la crisi economica, l’Italia ha tagliato FFO (-22%), i docenti (-17%) e il personale tecnico amministrativo (-18%). Il risultato? La spesa pubblica italiana per l’università è metà di quello che spendono Germania e Francia. Anche gli immatricolati sono calati del 20%, ciò nonostante spendiamo per il diritto allo studio meno di 1/6 di quello che spendono Francia e Germania. Un arretramento generale che diventa una frana nelle regioni del centro sud. Se da una parte il personale è diminuito dall’altra fioccano nuove figure precarie o esternalizzate, nuove forme per reperire risorse umane, sfruttandole, con minori diritti e garanzie più ricattabili, servizi affidati a fondazioni, dati in appalto, cococo, collaborazioni di didattica integrativa per esercitazioni linguistiche. Inoltre, gli assegnisti, dottorandi e borsisti, seppur iscrivibili alla gestione separata INPS, sono esclusi dalla DIS COL, l’indennità di disoccupazione. Si continua così nell’opera di delegittimazione delle migliaia di giovani ricercatori che nel corso di questi difficilissimi anni hanno dato un contributo fondamentale al quotidiano funzionamento di atenei privi di risorse economiche e della possibilità di un efficace ricambio del corpo docente.

Il 20 maggio 2016 saremo di nuovo in sciopero nelle piazze d’Italia per dire che un paese senza istruzione e senza cultura è destinato all’imbarbarimento e alla decadenza: noi non lo permetteremo.

NON STAREMO A GUARDARE, NON ASSISTEREMO IN SILENZIO 
ALLO SMANTELLAMENTO DELLE UNIVERSITÀ  PUBBLICHE

Invitiamo tutti a scioperare venerdì 20 maggio 2016 e a partecipare alle manifestazioni:
> FLC CGIL e UIL RUA organizzano la partecipazione al presidio nazionale a Roma davanti al MIUR. Per informazioni, scrivere a cgil@unive.it o cgil@iuav.it
> le lavoratrici e i lavoratori che rimangono a Venezia sono invitati a partecipare alla manifestazione regionale: concentramento ore 9.30 a Piazzale Roma, conclusione a Campo S. Geremia verso le 12.30.

Venezia, 18 maggio 2016
FLC CGIL

>> scarica il volantino in Pdf: Volantino SCIOPERO 20 maggio 2016

6 aprile sciopero alla rovescia: FLC Cgil appoggia i precari della ricerca di Venezia

Il personale precario di alcuni dipartimenti si è organizzando per fare uno sciopero alla rovescia mercoledì 6 aprile 2016 e giorni successivi.

È un’iniziativa che si è svolta in diverse città italiane, per protestare contro la bocciatura dell’emendamento alla legge di Stabilità 2016, presentato da ADI, FLC CGIL e LINK, che chiedeva l’estensione dell’indennità di disoccupazione anche ad assegnisti di ricerca, borsisti e dottorandi, indennità invece prevista per gli altri lavoratori parasubordinati.

Dal momento che il loro non viene riconosciuto come lavoro vero e proprio, non si sono astenuti dal lavoro come nei normali scioperi, ma al contrario hanno lavorato come sempre, indossando però una maglietta rossa a simbolo della protesta.

È un iniziativa organizzata dal Coordinamento Ricercatrici e Ricercatori non Strutturati ed è un modo per chiedere che vengano riconosciuti i loro diritti di lavoratori.

Anche la FLC Cgil appoggia i precari della ricerca di Venezia.

> per saperne di più: Perchè mobilitarsi

Ricerca precaria Venezia

 

Assemblea 7 marzo 2016

È convocata l’assemblea dei lavoratori dei due atenei veneziani lunedì 7 marzo 2016 dalle 11 alle 13.30 nell’aula magna dei Tolentini. 

Ci rivolgiamo ai docenti e ricercatori, al personale tecnico e amministrativo a tempo indeterminato e determinato, ai precari della ricerca e ai collaboratori della didattica, ai lavoratori che prestano la loro attività per ditte in appalto presso gli atenei e per le Fondazioni, ai collaboratori esperti linguistici, alle collaborazioni a progetto, assegnisti e dottorandi.

Siamo di fronte allo smantellamento del sistema universitario nazionale; dal 2009, si perdono duemila docenti e ricercatori all’anno. L’Italia è sempre più distanziata dagli altri paesi europei in tema di investimenti in ricerca su PIL. Si pone un’emergenza salariale per tutti i lavoratori dell’università. Per il personale contrattualizzato siamo di fronte ad un’irrisoria dotazione finanziaria per i rinnovi contrattuali. Rinnovi che dovrebbero decollare appena definiti i nuovi comparti di contrattazione collettiva, nei prossimi giorni. Ma quanti e quali comparti saranno definiti? E con quali tabelle di equiparazione professionale e salariale? Con la finanziaria 2016 è stato ripristinato dal governo in carica, in continuità con i precedenti, il blocco del salario accessorio con le retribuzioni ferme al 2009. Il MEF di fatto commissaria l’attività negoziale degli atenei impedendo l’integrazione dei fondi anche in presenza di disponibilità di bilancio. Si è costretti ad attivare la PEO – progressione economica orizzontale – erodendo il salario variabile individuale mantenendo quindi invariato il salario annuo. Sul fronte docente, dall’1 gennaio 2016 sono ripartiti gli scatti di anzianità, ma in che modo saranno assegnati e con quale impatto sul bilancio di ateneo? C’è forte rischio di discrezionalità. Il personale esternalizzato, pur lavorando a stretto contatto con gli strutturati, subisce condizioni di lavoro e di salario peggiori, in certi casi a parità di mansioni e professionalità richiesta. Come fare per confermare nelle loro attività i ricercatori? E per stabilizzare i tempi determinati in un ateneo come Iuav dove vige il blocco del turn over per ripianare i problemi di bilancio? Ca’ Foscari sembra vivere di maggior salute ma l’articolazione organizzativa del personale tecnico amministrativo che vede le attività suddivise tra strutture proprie istituzionali e Fondazione, crea disparità nelle forme di lavoro e di retribuzione, sospetti sull’utilizzo delle risorse e impoverimento delle strutture istituzionali. Vogliamo dare ancora seguito alla DIS-COLL che è stata prorogata per il 2016 ma si mantiene l’indecorosa esclusione da questa indennità di disoccupazione per assegnisti, borsisti e dottorandi.

In queste settimane abbiamo letto di iniziative della CRUI che parlano di “Primavera dell’università” e dovrebbe quindi essere il momento per mettere in luce tutti gli aspetti di criticità a partire dall’emergenza salariale per la quale vanno coinvolti gli atenei con gli organi di governo a partire dai rettori e dai direttori generali per una vertenza articolata che spinga il governo a far tornare prioritario il recupero delle risorse necessarie a remunerare il lavoro. Chiediamo agli organi di governo la responsabilità di rendersi disponibili a trovare le soluzioni maggiormente favorevoli al personale tutto, in funzione di una miglior qualità della formazione universitaria.

In sostanza serve una nuova università partendo dalla ricostruzione degli spazi democratici, dalla destinazione di risorse adeguate al funzionamento di tutti gli atenei, dal riconoscimento della dignità del lavoro di tutti a partire dal salario e del diritto alla contrattazione delle condizioni di lavoro e dal rilancio di un reclutamento vero. Per realizzarla serve unitarietà delle componenti universitarie. Noi siamo in campo.

Sempre in questi giorni la CGIL organizza assemblee specifiche per le valutazioni degli iscritti sulla Carta dei diritti universali del lavoro; la presunzione è quella di riunire le diverse forme del lavoro per evitare trattamenti deteriori in tema di salario e di esercizio dei diritti e l’università, intesa come sito di lavori diversi, deve esprimersi su questo. Si richiamano al voto i soli iscritti, che al termine dell’assemblea possono votare nel seggio che sarà predisposto.

Il rettore prof. Alberto Ferlenga, che ci ospita il 7 marzo nell’aula magna, sarà presente per un saluto.

Abbiamo invitato:
> Alvise Scarpa, della segreteria regionale FLC CGIL di Venezia, per l’illustrazione della CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI DEL LAVORO presentata dalla CGIL
> Francesco Sinopoli, della segreteria nazionale FLC CGIL, che ci potrà aggiornare sulla vicenda dei comparti di contrattazione collettiva, sull’apertura dei tavoli per i CCNL e le vertenze aperte negli atenei e sulla VQR.

FLC CGIL di Venezia
Venezia, 29 febbraio 2016