Professionisti in biblioteca

Abbiamo creato le condizioni per intercettare le esigenze dell’ateneo, dei servizi e dei lavoratori tentando di istituire un tavolo di confronto sugli appalti, a tutela della dignità dei lavoratori, del rispetto del CCNL, del mantenimento occupazionale, poi allungamento della durata dell’appalto per consegnare una stabilità più certa ai lavoratori e attenzione alle mansioni da non sovrapporre a quelle del personale interno.
L’incontro c’è stato, a monte della gara e poi anche dopo e ne avevamo rendicontato gli aspetti positivi ma avevamo anche letto negli atteggiamenti del Rettore e del Direttore una certa riluttanza a svolgere fino in fondo la propria parte, in quanto committenti e in quanto garanti dell’immagine di Iuav come istituzione attenta sia alla qualità dei servizi offerti sia alla qualità e dignità del lavoro.

Gli sviluppi della situazione in questi giorni, con il mancato accordo del 13 novembre tra la ditta vincitrice Euro & Promos e il sindacato di categoria Funzione Pubblica Cgil e l’ulteriore mancato accordo in sede di conciliazione del 19 novembre, dove era presente anche FILCAMS Cgil, creano le peggiori condizioni per i lavoratori nel delicato passaggio che rappresenta il cambio di appalto.

Tutto l’ateneo è a conoscenza che a chi lavora in biblioteca vengono richieste ogni giorno competenze tecniche e flessibilità a fronte di una paga oraria più bassa di quella che viene assegnata agli studenti per attività di collaborazione studentesca (7,70 euro netti ora) e più bassa di quella percepita fino ad oggi (8,71 euro lordi ora) che da proposta sarebbe di 7,16 euro lordi ora.

Questo è il frutto del cambio appalto che prevede l’utilizzo di un CCNL diverso. L’inquadramento individuato dalla ditta porta ad una differenza negativa da tabella contrattuale, quindi viene meno alla continuità retributiva garantita dalla clausola sociale.

Pensiamo ci sia da lavorare per un accordo, alla direzione lavoro regionale del 29 novembre e che la comunità debba spingere i nostri Dirigenti e il Rettore a creare le condizioni per l’apertura della Biblioteca con il nuovo appalto del giorno 3 dicembre il più equilibrata e serena possibile, individuando assieme alla ditta vincitrice la soluzione perchè quantomeno non ci sia nessun arretramento dalle già misere attuali retribuzioni e negli inquadramenti.

Non vogliamo che nell’Università a statuto speciale esista uno sfruttamento ordinario.

FLC Cgil Iuav                                                                                              27 novembre 2018

23:11:2018_La Nuova Venezia_Sette euro l’ora per lavorare in biblioteca

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