Il 7 marzo 2016 si è svolta l’assemblea dei lavoratori dei due atenei veneziani

Una selezione delle foto dell’assemblea dei lavoratori dei due atenei veneziani che si è svolta nell’aula magna dell’Università Iuav di Venezia lunedì 7 marzo 2016.

> per saperne di più:
https://cgiliuav.wordpress.com/2016/03/02/assemblea-7-marzo-2016/

 

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Votiamo la ‘Carta dei diritti universali del lavoro’

Lunedì 7 marzo 2016, durante l’assemblea dei lavoratori dei due atenei veneziani, voteremo la nuova ‘Carta dei diritti universali del lavoro’, ovvero un nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori, proposta dalla Cgil.

leggi il testo della ‘Carta dei diritti universali del lavoro’ >>

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Assemblea 7 marzo 2016

È convocata l’assemblea dei lavoratori dei due atenei veneziani lunedì 7 marzo 2016 dalle 11 alle 13.30 nell’aula magna dei Tolentini. 

Ci rivolgiamo ai docenti e ricercatori, al personale tecnico e amministrativo a tempo indeterminato e determinato, ai precari della ricerca e ai collaboratori della didattica, ai lavoratori che prestano la loro attività per ditte in appalto presso gli atenei e per le Fondazioni, ai collaboratori esperti linguistici, alle collaborazioni a progetto, assegnisti e dottorandi.

Siamo di fronte allo smantellamento del sistema universitario nazionale; dal 2009, si perdono duemila docenti e ricercatori all’anno. L’Italia è sempre più distanziata dagli altri paesi europei in tema di investimenti in ricerca su PIL. Si pone un’emergenza salariale per tutti i lavoratori dell’università. Per il personale contrattualizzato siamo di fronte ad un’irrisoria dotazione finanziaria per i rinnovi contrattuali. Rinnovi che dovrebbero decollare appena definiti i nuovi comparti di contrattazione collettiva, nei prossimi giorni. Ma quanti e quali comparti saranno definiti? E con quali tabelle di equiparazione professionale e salariale? Con la finanziaria 2016 è stato ripristinato dal governo in carica, in continuità con i precedenti, il blocco del salario accessorio con le retribuzioni ferme al 2009. Il MEF di fatto commissaria l’attività negoziale degli atenei impedendo l’integrazione dei fondi anche in presenza di disponibilità di bilancio. Si è costretti ad attivare la PEO – progressione economica orizzontale – erodendo il salario variabile individuale mantenendo quindi invariato il salario annuo. Sul fronte docente, dall’1 gennaio 2016 sono ripartiti gli scatti di anzianità, ma in che modo saranno assegnati e con quale impatto sul bilancio di ateneo? C’è forte rischio di discrezionalità. Il personale esternalizzato, pur lavorando a stretto contatto con gli strutturati, subisce condizioni di lavoro e di salario peggiori, in certi casi a parità di mansioni e professionalità richiesta. Come fare per confermare nelle loro attività i ricercatori? E per stabilizzare i tempi determinati in un ateneo come Iuav dove vige il blocco del turn over per ripianare i problemi di bilancio? Ca’ Foscari sembra vivere di maggior salute ma l’articolazione organizzativa del personale tecnico amministrativo che vede le attività suddivise tra strutture proprie istituzionali e Fondazione, crea disparità nelle forme di lavoro e di retribuzione, sospetti sull’utilizzo delle risorse e impoverimento delle strutture istituzionali. Vogliamo dare ancora seguito alla DIS-COLL che è stata prorogata per il 2016 ma si mantiene l’indecorosa esclusione da questa indennità di disoccupazione per assegnisti, borsisti e dottorandi.

In queste settimane abbiamo letto di iniziative della CRUI che parlano di “Primavera dell’università” e dovrebbe quindi essere il momento per mettere in luce tutti gli aspetti di criticità a partire dall’emergenza salariale per la quale vanno coinvolti gli atenei con gli organi di governo a partire dai rettori e dai direttori generali per una vertenza articolata che spinga il governo a far tornare prioritario il recupero delle risorse necessarie a remunerare il lavoro. Chiediamo agli organi di governo la responsabilità di rendersi disponibili a trovare le soluzioni maggiormente favorevoli al personale tutto, in funzione di una miglior qualità della formazione universitaria.

In sostanza serve una nuova università partendo dalla ricostruzione degli spazi democratici, dalla destinazione di risorse adeguate al funzionamento di tutti gli atenei, dal riconoscimento della dignità del lavoro di tutti a partire dal salario e del diritto alla contrattazione delle condizioni di lavoro e dal rilancio di un reclutamento vero. Per realizzarla serve unitarietà delle componenti universitarie. Noi siamo in campo.

Sempre in questi giorni la CGIL organizza assemblee specifiche per le valutazioni degli iscritti sulla Carta dei diritti universali del lavoro; la presunzione è quella di riunire le diverse forme del lavoro per evitare trattamenti deteriori in tema di salario e di esercizio dei diritti e l’università, intesa come sito di lavori diversi, deve esprimersi su questo. Si richiamano al voto i soli iscritti, che al termine dell’assemblea possono votare nel seggio che sarà predisposto.

Il rettore prof. Alberto Ferlenga, che ci ospita il 7 marzo nell’aula magna, sarà presente per un saluto.

Abbiamo invitato:
> Alvise Scarpa, della segreteria regionale FLC CGIL di Venezia, per l’illustrazione della CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI DEL LAVORO presentata dalla CGIL
> Francesco Sinopoli, della segreteria nazionale FLC CGIL, che ci potrà aggiornare sulla vicenda dei comparti di contrattazione collettiva, sull’apertura dei tavoli per i CCNL e le vertenze aperte negli atenei e sulla VQR.

FLC CGIL di Venezia
Venezia, 29 febbraio 2016